Stati Uniti, Seconda metà dell' 800.
Durante l’Ottocento, e in particolare nella seconda metà del
secolo, gli Stati Uniti sono protagonisti di una straordinaria espansione
territoriale, demografica ed economica che, dopo il primo conflitto mondiale,
li porterà a subentrare all’Inghilterra come nazione guida dell’economia-mondo.
Gli Stati Uniti si pongono all’avanguardia anche per quanto riguarda il
progresso tecnologico e quello dell’organizzazione delle imprese.
Le vere basi dello sviluppo industriale americano vengono
gettate tra il 1820 e il 1860 e rappresentano la premessa della spettacolare
crescita che all’inizio del Novecento porterà al primato economico e
tecnologico gli Stati Uniti.
I settori chiave
dell’industrializzazione, nella prima fase di questa ascesa, sono: quello tessile, del cuoio,
del ferro e dei macchinari. Tra il 1830 e il 1860 il numero dei fusi attivi
nell’industria cotoniera quadruplica e la forte crescita di questo settore
stimola a sua volta la produzione di macchinari – filatoi, telai – che
originariamente venivano prodotti in laboratori artigianali all’interno delle
stesse aziende tessili, ma che progressivamente diventano un settore autonomo e
specializzato.